Hello~
Lo so, dovevo scrivere questo post quasi un mese fa, ma
non ne ho avuto proprio il tempo, e dato che guardando agli impegni
che ho comincerà un tour de force, meglio che dedichi questo pomeriggio
alla seconda parte di "Come subbamo"!
Dato che diverse persone mi hanno chiesto perchè spiego queste cose,
eccetera... Lo scrivo anche qui.
Ho deciso di creare questi post dopo che tanta gente mi ha chiesto cose tipo:
- Ma come fate a subbare?
- Ma perchè fate i soft?
- Ma perchè scegliete questo progetto invece che quest'altro?
E dopo che su un nostro account ci siamo ritrovati un sottotitolo non nostro,
che una ragazza che ci seguiva ha scambiato per nostro...
Quindi, spiegandovi come sono "praticamente e tecnicamente" fatti i nostri
subs, saprere così riconoscerli, senza confonderli con quelli di altri, e soprattutto
se li vedeste su qualche sito di streaming, ve ne accorgereste e potreste
avvisarci della cosa ^^
Ad ogni modo, ci tengo a precisare che questo modo di subbare è quello del NOSTRO
FANSUB. Non quello dei fansubs in generale.
Quindi non è "legge". Voglio dire, questo è il nostro modo di fare le cose,
ma ogni fansub ha il suo, a seconda di come è più comodo e di come crede sia meglio.
Quindi noi scrivendo questo non abbiamo minimamente intenzione di dire:
"I fansub devono fare tutti così" o cose del genere, perchè appunto,
ognuno ha la sua concezione di come è meglio fare le cose, e va rispettata.
Ad ogni modo sappiate che, I SUBS CHE NON HANNO I REQUISITI SOTTOELENCATI
(compresi quelli scritti QUI nel post precedente), NON SONO NOSTRI,
a meno che si tratti di subs molto vecchi (Quelli ancora targati Housekini) o di collaborazioni.
A) COME SONO FATTI I NOSTRI SUB (CARATTERISTICHE).
Come sono composti a livello pratico i nostri subs?
Come ho già scritto nell'altro post, sono tutti .ass, e nelle
spiegazioni ho scritto i vari motivi della scelta, tra cui quello di fonts e colori.
Andiamo quindi ad analizzare questo aspetto.
1) Stile - Fonts e Colori.
Lo stile applicato i nostri subs, è sempre lo stesso, in modo da renderlo ben riconoscibile, vengono infatti
usati fonts e colori diversi a seconda che il discorso sia normale parlato (default), narrazione (Voce narrante), ci siano flashback, pensieri (thoughts), note, scritte sugli oggetti, riassunti o anticipazioni delle puntate precedenti/successive, titoli, sottotitoli, didascalie...
Ma vediamoli nei dettagli.
Default - Questo è lo stile che usiamo nel normale parlato.
Il font usato è il Comic Sans MS, con colore della scritta bianco, e contorno ed ombra neri.
Non è mai in grassetto, e lo si può trovare in corsivo quando il volto del personaggio che parla non
viene inquadrato, o quando il personaggio è di spalle. Vedi Immagine
Thoughts - Questo è lo stile che usiamo quando un personaggio sta pensando, e non parlando.
Il font usato è il Comic Sans MS, con colore diverso dal bianco, solitamente un colore tenue e freddo, e
contorno ed ombra neri. Lo si può trovare in corsivo quando il volto del personaggio che pensa non
viene inquadrato, o quando il personaggio è di spalle.
Flashback - Questo è lo stile che usiamo quando i personaggi hanno flashback, ovvero quando ricordano situazioni già avvenute.
Il font usato è il Comic Sans MS, con colore diverso dal bianco, solitamente un colore abbastanza acceso, e contorno ed ombra neri. Lo si può trovare in corsivo quando il volto del personaggio che parla (nei ricordi), non
viene inquadrato, o quando tale personaggio è di spalle.
Riassunto - Questo è lo stile che usiamo per il riassunto della puntata precedente.
Il font usato è il Comic Sans MS, con colore diverso dal bianco, solitamente un colore abbastanza acceso e caldo, che si adatti ai colori dominanti del drama. Contorno ed ombra sono neri.
Anticipazioni - Questo è lo stile che usiamo per le anticipazioni della puntata successiva.
Il font usato è il Comic Sans MS, con colore diverso dal bianco, che si adatti ai colori dominanti del drama (ma diverso da quello del riassunto). Contorno ed ombra sono neri.
Credits - Questo è lo stile che usiamo per i nomi di chi ha lavorato al progetto.
Il font usato è il Comic Sans MS, con colore diverso dal bianco, che si adatti ai colori dominanti del drama (ma diverso da quelli di riassunto e flashback). I colori di contorno ed ombra variano a seconda di ciò che sta meglio
nella determinata occasione.
Voce Narrante - Questo è lo stile che usiamo per il narratore della vicenda.
Il font usato è il Consolas, con colore diverso dal bianco, che si adatti ai colori dominanti del drama (ma diverso da quello del riassunto). Contorno ed ombra sono neri. Lo si può trovare in corsivo quando il volto del personaggio che parla (nei ricordi), non viene inquadrato, o quando tale personaggio è di spalle. Vedi Immagine
Titolo - Questo è lo stile che usiamo per il titolo del drama (e quando è presente, anche per il relativo titoletto).
Il font ed il colore usato variano a seconda del drama, infatti è il font ed il colore, sono il più simile possibile, a quelli già presente sul video originale.
Didascalie - Questo è lo stile che usiamo per le didascalie esplicative che appaiono sul drama, per le diciture "Episodio numero...", per gli eventuali elenchi dei membri del cast..
Il font ed il colore usato variano a seconda del drama, infatti è il font ed il colore, sono il più simile possibile, a quelli già presente sul video originale. Comunque cerchiamo sempre di usare fonts semplici e ben leggibili per questo stile.
Note - Questo è lo stile che usiamo per spiegare il significato di eventi o parole poco chiare del drama.
Il font usato è l'Arial, con colore della scritta bianco, e contorno ed ombra neri.
Viene sempre posto in alto a destra, e preceduto da un asterisco. Può comparire in alto a sinistra, quando
il testo necessita di due note l'una subito di seguito all'altra. Vedi Immagine
Scritte - Questo è lo stile che usiamo per tradurre in italiano le scritte in kanji su determinati oggetti presenti nel video.
Il font usato è l'Arial, senza né bordi né ombre, e con colore della scritta che varia a seconda del colore dei kanji sull'oggetto, che sia un'insegna, un pezzo di carta, un barattolo di noodles, un monitor o quant'altro... Vedi immagine
Romaji - Questo è lo stile che usiamo per i testi delle canzoni scritte in romaji e karaokate.
Il font ed il colore usato variano a seconda del drama e dell'effetto applicato al Karaoke.
Canzone - Questo è lo stile che usiamo per la traduzione in italiano delle canzoni.
Il font ed il colore usato variano a seconda del drama.
Detto questo, veniamo ai perchè ed ai per come delle scelte dei fonts...
Ebbene sì, niente è casuale, ogni scelta fatta ha dietro un ragionamento XD
Cerco sempre di utilizzare meno fonts possibili, perchè tanti fonts, oltre ad essere un
minestrone totalmente kitsch, fanno passare la voglia di installarli alla poca gente che lo fa.
I fonts che uso per le scritte base (Comics Sans MS, Arial) sono presenti su tutti i computers
di tutti i sistemi operativi, quindi anche se c'è molta gente pigra o strafottente, che non li installa,
fregandosene del fatto che raccomando sempre di installarli, almeno quelli delle scritte base
li ha già a disposizione e almeno quelle scritte non saranno sballate.
Il font più utilizzato nei nostri progetti è il Comic Sans, tipo di carattere che merita una sua parentesi personale.
Per spiegarvi la mia scelta devo farvi una breve introduzione sull'impaginazione.
Esistono due tipi di carattere: I caratteri con Grazie ed i caratteri senza Grazie, ovvero a Bastone).
(Le Grazie sono le lineette che vedete cerchiate in QUESTA immagine)
Quelli con Grazie, sono utilizzati per lunghi testi, come ad esempio libri, articoli di giornale...
(Questo perchè le grazie, assicurano una maggiore scorrevolezza della lettura in questo tipo di testi,
distanziando le varie lettere, ed evitando che l'occhio si stanchi troppo.)
Quelli senza grazie vengono utilizzati per testi brevi, come ad esempio menù, presentazioni, e.. Sottotitoli!
(Questo perchè i testi brevi, hanno bisogno di un tipo di scrittura più semplice ed immediata, che sia
comprensibile al primo impatto ed essendo testi brevi, non si pone il problema di stancare l'occhio.
I caratteri con Grazie, sono solitamente più sottili ed eleganti, mentre quelli senza, sono più solidi e semplici.
Il Comic Sans, che utilizzo io, è un font pensato per i fumetti, quindi un carattere sbarazzino e scherzoso,
che teoricamente non dovrebbe essere presente in contesti seri. Allo stesso tempo, è però uno dei pochissimi fonts a Bastone, che riescono ad avere meno rigidità e pesantezza, conservando un velo di finezza, che evita così di intaccare le linee portanti dello sfondo sul quale viene posta la scritta.
(ogni oggetto, a seconda della forma che ha, crea un insieme di linee dritte -rigidità- o curve -movimento-, e solo l'equilibrio tra queste rilascia una buona immagine).
In aggiunta, il fatto che questo font sia presente di default su tutti i sistemi operativi, mi ha spronato ancor di più al l'optare per il suo utilizzo.
Il fatto che usi il Comic Sans MS, sia per Default che per Thoughts e Flashback non è un caso.
Quando si studia impaginazione, tra le prime cose, ti insegnano di non usare troppi tipi di carattere e di raggruppare nello stesso fonts le cose simili. (non so come spiegarlo bene a parole.)
I pensieri ed i flashback, hanno lo stesso tipo di narrazione diretta che ha il parlato normale, quindi si dovrebbe utilizzare lo stesso tipo di carattere. Quindi, anche riassunto e anticipazioni (se i dialoghi presentano discorso diretto), vanno con lo stesso tipo di carattere.
Per le note e per le scritte, utilizzo l'Arial, un carattere a bastoni, perchè è ben leggibile, diffuso su ogni sistema operativo, e, nonostante la rigidità, non infastidisce troppo perchè si tratta di scritte talmente brevi,
(e cacciate in degli angolini) che il problema quasi non si pone.
La voce narrante dei drama, racconta i fatti in prima o terza persona, utilizzando un discorso indiretto, quindile serve un font "presentativo" diverso da quello del normale discorso diretto...
La ricerca del font è stata bella lunga...
Sapevo esattamente cosa volevo, ma non lo riuscivo a trovare.
Un font a bastoni, dalle ampie spaziature, arrotondato, un po' elegante e che non si discostasse troppo dal Comic Sans, e rimanesse semplice, sia alla lettura che alla visione...
I classici fonts di presentazione insomma. Quando finalmente trovai quello che faceva per me, e lo utilizzai, scoprii che era stato creato solo per mac, e quindi dovetti rinunciarci.
Feci una ricerca correlata di font simili a quello e il più simile è proprio il Consolas, che da parecchio tempo utilizziamo.
Per quanto riguarda i colori, nei normali discorsi utilizzo la scritta bianca, su contorno nero perchè, detto volgarmente, "si vede meglio".
Mi spiego... Per dei motivi troppo complicati e lunghi da spiegare (mi toccherebbe parlarvi di fisica del colore e della luce, teorie di Goethe, Itten e menate varie, e non è il caso), il bianco ed il nero sono i colori che risaltano meglio sugli altri colori. Inoltre, per via di quella che Galileo chiamò "Illusione di irradiazione", gli oggetti bianchi (in questo caso scritte) su sfondo nero (in questo caso contorno ed ombra), vengono percepiti dall'occhio umano come più grandi e definiti di oggetti neri su sfondo bianco.
Parlando invece del perchè per i pensieri utilizzo colori dalle tonalità tenui e fredde (azzurro, lilla...)
è semplicemente perchè nella psicologia del colore, sono quelli che si associano più facilmente a cose
impalpabili, immateriali, come i pensieri, come l'aria...
Per i flashback, che invece sono ricordi di azioni terrene, il colore è più deciso.
Per la voce narrante, sono solitamente propensa a utilizzare gamme tra i verdi e gli azzurri per drama contemporanei, che trattano argomenti più o meno "seri", perchè sono colori che danno una sensazione di tranquillità, di "pulizia"... Colori tra i gialli ed i rossi, per drama con contesti "fumettosi", che trattano di supereroi, o cose simili, richiamando le copertine dei comics di mano americana o italiana.... Colori di toni che vanno dagli ocra ai beige-marroncini per drama storici, perchè psicologicamente i colori che associamo a qualcosa di storico sono proprio quelli ^^ Basta pensare ai cartelli stradali che indicano centri storici o musei... Sono tutti marroni...
2) Stile - Forma ed Impaginazione.
Il normale discorso di default, lo impaginiamo in basso al video, in posizione centrata.
Questo perchè, a meno che uno sia strabico (?), i nostri occhi possono guardare solo in un punto per volta,
quindi inserendo la frase in basso (per non coprire l'immagine) e centralmente, si riesce a leggere sia il sottotitolo che a vedere l'immagine del video senza troppi problemi.
Il formato delle frasi è solitamente su due righe, e non su riga unica, andando in modo che entrambe le frasi restino centrate ed abbiano la stessa lunghezza.
Grazie a questo, si può leggere più in fretta senza problemi, vedendo anche il video.
Questo tipo di impaginazione evita quindi di dover stoppare il video per riuscire a leggere tutto, in quanto l'occhio umano impiega meno a leggere qualcosa di corto, e leggermente più alto, che qualcosa di lungo.
Il discorso "avere il tempo di leggere senza dover stoppare", mi fa aprire una breve parentesi sul timing.
Ultimamente stiamo rifacendo tutti i timing dei soft inglesi, adattandoli alle nostre RAW al nanosecondo.
Lo modifichiamo 2 o più volte per ogni episodio, in modo che la frase parta esattamente quando gli attori parlano,
e finisca in modo da riuscire a leggerla senza problemi, ma che allo stesso tempo non risulti durare troppo.
É una cosa di un palloso, che chi non ha mai avuto a che fare con i timing non sa cosa significhi, ma noi siamo per il "Se si fa una cosa la si fa bene, se no si lascia stare." quindi lo facciamo... (E poi paghiamo il conto dall'oculista XD)
Parlando di timing, impostiamo il tempo in modo che le note durino qualche secondo in più rispetto al normale parlato a cui si riferiscono, e la loro durata è più o meno lunga a seconda della lunghezza della spiegazione.
Le note, come ho già scritto sopra, sono sempre precedute da un asterisco e messe negli angoli in alto, in modo
da non disturbare la visione.
Ho già spiegato anche del quando e del perchè dei corsivi, quindi passiamo alla "punteggiatura".
Ovvero: Tutte le nostre frasi si concludono con punteggiatura (punti fermi, punti di sospensione, punti interrogativi, esclamativi...) , tranne quelle che proseguono nelle frasi dopo, e, per questioni di impaginazione,
ogni frase comincia con la lettera maiuscola, anche se magari è il continuato di quella precedente.
Quando ci sono due frasi dette in contemporanea, perchè diciamocelo, i nostri amati giappini
sono molto educati in tutto tranne che nel lasciar parlare gli altri prima di parlare a propria volta...
(Questo mi fa pensare che mia madre abbia origini giapponesi XP )
Quindi anche nei drama capita spesso che due persone parlino contemporaneamente.
Morale della favola, per differenziare le due frasi, piazziamo un simpatico "trattino" ( Lui → - ← )
davanti ad ognuna delle due (o più) frasi, ed ognuna avrà la propria durata, perchè a parer mio,
sarà anche più veloce mettere entrambe le frasi con lo stesso timing, perchè dette insieme, ma
dato che, se gli attori dicono cose diverse, le lunghezze delle frasi saranno diverse fra loro, non
ha senso farle durare entrambe quanto la più lunga delle due...
(Scusate l'italiano contorto con cui sto spiegando la cosa, (^_^;) ma sto scrivendo da troppo tempo e necessito di una pausa -Magari con Té nero alla vaniglia-*__* ... E sto ascoltando da troppe ore il nuovo CD dei Sexy Zone, che per assurdo mi piace O.o Ok, bando alle ciance se no non finisco più >_< )
Ad ogni modo, credo di aver concluso qui per lo stile...
L'unica cosa che mi viene in mente da aggiungere, è il fatto che, ultimamente, per ogni drama Karaokiamo la sigla su un episodio, e la traduciamo.
Se un drama ha 2 o più sigle/insert song, cerchiamo di farle tutte, una per episodio, di modo che il soft non risulti troppo pesante per essere visualizzato correttamente.
Tra l'altro, spero non siano dei grandi obrobri, perchè, non essendo karaokista, faccio del mio meglio, ma non sarà mai una cosa ben fatta come quella di persone che lo fanno da anni, ed è la loro specialità...
Ma il non tradurre le canzoni, mi dava la sensazione che "mancasse qualcosa" al drama...
Bene allora, con lo stile concludiamo qui e passiamo al tipo di traduzione che adottiamo...
3) Stile - Tipo di traduzione - Linguaggio.
Noi traduciamo dall'inglese, come già detto in altri casi, ed in modo che non sia assolutamente letterale.
Ogni lingua ha i suoi modi di dire, la sua sintassi eccetera, e, se avete studiato una lingua straniera a scuola o in qualche corso, vi hanno sicuramente spiegato che non si traduce MAI parola per parola, ma "a senso".
Perchè la cosa importante di una traduzione non è la fedeltà delle parole, ma quella del significato.
Traducendo dall'inglese (o da qualunque altra lingua) parola per parola la maggior parte delle volte ne esce una cosa strana, che non ha significato e sintatticamente sbagliata.
Traduciamo in italiano. E con "italiano" intendo che seguiamo grammatica e sintassi italiana.
Non siamo né genii, né insegnanti di letteratura, ma almeno i verbi, la grammatica, la sintassi, la punteggiatura eccetera della propria lingua, uno che traduce (e quindi conosce abbastanza bene una lingua straniera), deve saperli, no?
Cerchiamo di adattare la traduzione alla lunghezza del parlato giapponese, se loro dicono in una parola sola una frase, noi cerchiamo di descriverla con meno parole possibili, in modo che non risulti "strana" alla lettura.
Spieghiamo le note il più semplicemente e sinteticamente possibile.
Il linguaggio che utilizziamo è diverso sia a seconda del contesto (il linguaggio di un drama storico, non sarà mai uguale a quello di un drama scolastico), che della persona che parla (un professore non avrà mai lo stesso linguaggio di uno yankee, che a sua volta non parlerà mai come un bambino.)
In tal proposito, in Giappone sono molto fiscali.
Per esempio, usano un sacco di onorifici, che noi manteniamo tali e quali nella frase, aggiungendoci il tipo di linguaggio a seconda del rapporto che i personaggi hanno.
Per esempio, un ragazzino si rivolge usando il "tu" ad un suo amico, ma usa il "Lei" con il suo professore.
Però, nel momento che diventa molto amico del suo professore comincia a dargli del tu.
Oppure, un suo compagno di classe, delinquente e irrispettoso, si rivolge a lui con il "tu" al suo professore.
In un drama storico, un samurai, si rivolge ad un altro dandogli del Lei, mentre si rivolge allo Shogun dandogli del Voi.
Stiamo anche molto attente a descrivere l'evoluzione del rapporto di due persone attraverso il linguaggio, che da formalissimo diventa sempre più informale man mano le persone si avvicinano.
A parere mio, per come è la cultura giapponese, il momento in cui una persona passa dal "lei" al "tu" è cruciale...
E siccome in inglese la differenza tra il "lei" ed il "tu" non esiste, si dice in ogni caso "you", decidiamo noi mentre traduciamo qual'è il momento giusto per cominciare ad inserirlo...
Non è assolutamente fatto a caso ^^
Ci sono alcune parole che, anche se i subber inglesi hanno tradotto, noi ripristiniamo in giapponese.
Ad esempio le varie espressioni come "Yosh", "Baka", quelle che indicano un luogo, come l' "Edo Jou"
o vere e proprie frasi, (di cui alcune, tradotte in italiano non avrebbero molto senso) come "Ittekimasu / Itterashai",
"Tadaima / Okaeri", "Otsukare-sama deshita", "Itadakimasu / Gochisousama"
B) FASI DEL PROCESSO DI SOTTOTITOLAMENTO.
1) Visualizzazione.
Guardiamo SEMPRE il drama prima di tradurlo, e ci facciamo già un'idea di come siano timing e traduzione.
1B) Timing (se non esiste un softsub del drama).
Se traduciamo da un hardsub inglese, la prima cosa che prepariamo è il timing, sul quale poi scriveremo
i subs, mentre se abbiamo già un softsub, andiamo direttamente alla fase 2.
2) Test di traduzione.
Proviamo a tradurre un pezzo di drama per renderci effettivamente conto di "com'è".
E con "com'è", intendo che valutiamo in che inglese è scritto (se slang, se è inglese-americano o inglese britannico, se è facilmente comprensibile o meno...), com'è il timing (giusto, leggermente sballato, totalmente da rifare...) e in base a questo facciamo un calcolo mentale del tempo che ci metteremmo a tradurre ogni episodio, e decidiamo se intersecarlo o meno con altre uscite, e come lavorarci.
3) Retiming (se necessario)*.
Se nel test di traduzione il timing risulta sballato, il file viene affidato alle sacre mani della timer,
che si acceca per sistemarlo nel migliore dei modi.
4) Traduzione e creazione stili.
Ed ecco che il sottotitolo finisce in traduzione, la parte che, insieme al retiming, richiede più tempo.
Noi traduciamo direttamente dal programma con cui si creano i softsubs, che ci permette di vedere sia il
video che il testo, e di aggiungere i vari stili.
4B) Retiming (se necessario)*.
Se nel test di traduzione non ci siamo accorte che il timing era sballato, o la nostra timer era impegnata con
altri progetti prima che traducessimo l'intero episodio, questo è il momento della sistemazione del timing.
5) Revisione.
Dopo la traduzione (o l'eventuale retiming) si passa alla revisione, dove la revisionatrice non solo controlla gli errori ortografici o di battitura, ma anche quelli di stile e di timing. Dopo che ha corretto tutto quanto, fa un rapporto alla traduttrice di tutte le correzioni. In caso ci si sia scordati di tradurre qualcosa, si ri-manda in traduzione, o se per qualche inspiegabile motivo c'è ancora qualcosa che non va nel timing, si ri-manda in retiming. Anche la revisione, la facciamo nel software con cui creiamo i sottotitoli, per poter correggere nell'immediato gli errori.
6) QC.
Il quality check, è il test finale per controllare che il nostro sub non abbia errori, e che venga visualizzato correttamente. Lo facciamo guardando il video su VLC, tenendo aperto anche il programma di creazione sottotitoli, nel caso trovassimo errori da correggere. Passato il test, il file passa o alla fase 7, o nel caso sia un episodio "prescelto" mandato in Karaoke.
6B) KARAOKE.
Se l'episodio è quello in cui abbiamo deciso di fare il Karaoke, passiamo a questa fase, che contiene altre "mini-fasi":
A - Ricerca del testo in kanji e romaji e relativa traduzione inglese.
A2 - Se si trova solo il romaji del testo si trascrive il romaji da quello.
B - Traduzione del testo (dall'inglese, o se non lo si trova dai kanji)
C - Creazione del timing sia per il testo della canzone che per la relativa traduzione.
D - Inserimento di canzone e traduzione nel timing.
E - Applicazione stile a canzone e traduzione.
F - Divisione in sillabe del testo della canzone
G - Timing delle varie sillabe secondo la durata di ognuna.
H - Ricerca ed Applicazione dell'effetto desiderato al karaoke.
Finito questo, facciamo un altro QC, della sola parte a cui è stata applicato il karaoke, e se tutto va bene si passa alla fase 7.
7) ZIPPATURA E CARICAMENTO .
Il file viene zippato con password, e caricato su siti di hosting.
8) PUBBLICAZIONE.
Dopo aver ottenuto il link del sito di hosting, si passa alla Pubblicazione, che consiste in 2 fasi:
A - Preparazione immagine .gif dell'episodio e caricamento su apposito sito.
B - Scrittura introduzione e varie nel post, sul sito del fansub, con inserimento gif e links.
9) NOTIFICHE DI PUBBLICAZIONE.
Una volta pubblicato il file, si procede a notificarne il rilascio sulle nostre 2 tabelle-progetti sul sito,
e poi su quella di Fansub-wiki.
In seguito si annuncia il rilascio su Drama-Italia e su Twitter.
E questo è quanto.
Spero di aver soddisfatto la curiosità di tutti quelli che chiedevano, e di essere riuscita a spiegare come lavoriamo.... Alla prossima!
<<Come Subbiamo (1)>>